Thiago Silva e Ibrahimovic: la fuga dei campioni

Thiago Silva ha salutato, Lavezzi pure, Ibrahimovic lo farà a breve. Come canta Caparezza in uno dei suoi successi: da qua se ne vanno tutti. Il tempo in cui l’Italia attirava nel proprio campionato i più grandi fuoriclasse del mondo è finito già da qualche tempo e questo ci è costato, in termini sportivi, un posto in Champions League ai danni della Germania. La crisi economica e lo spettro del Fair Play finanziario sono le due cause principali di questa triste situazione che sta impoverendo di anno in anno la nostra amata Serie A. Quel che è peggio però è che non sono solo i giocatori già affermati a fare le valigie verso paesi esteri, ma anche le giovani promesse.

Quando c’è una crisi in atto solitamente si cerca di trovarne rimedio con i mezzi che si hanno a disposizione, di fare di della stessa crisi un punto di forza, un’occasione per rinnovare, di fare operazioni in prospettiva. Fino a questo momento non sembra che le squadre del massimo campionato del nostro paese stiano andando proprio in questa direzione. La Roma, con la cessione del classe 1991 Borini al Liverpool conferma quanto stiamo affermando, così come lo conferma il fatto che Verratti, il diciannovenne rivelazione della scorsa Serie Bwin, farà le valigie per raggiungere Thiago Silva e Ibrahimovic a Parigi. Se poi andiamo a dare uno sguardo al ranking Uefa (clicca qui), scopriamo che sono molto più vicine le nostre dirette inseguitrici Portogallo e Francia, che la Germania che ci precede. I tedeschi ci staccano infatti di poco più di quindici punti, mentre lusitani e francesi ci stanno con il fiato sul collo rispettivamente a quattro e cinque punti circa. A rendere la situazione ancor più paradossale è che i vari Thiago Silva, Ibrahimovic, Lavezzi, ma anche Sirigu, Menez, Pastore e Thiago Motta nel corso della passata stagione, sono stati tutti ceduti al Paris Saint-Germain andando a rinforzare quindi una squadra di una nazione che negli anni rischia di superarci e di toglierci un’altro posto nell’Europa che conta.

Ora, è pur vero che il calciomercato è tutt’altro che finito, che due club blasonati come Milan e Inter siano in fase di rifondazione e che quindi è lecito aspettarsi delle mosse intelligenti nel prossimo futuro. Ma se ad esempio servono 38 milioni di euro per strappare Lucas dal San Paolo, siamo proprio sicuri che la strada per rimanere rimanere al passo con le big europee sia così semplice da percorrere, considerando anche il loro enorme vantaggio in termini di infrastrutture? In attesa di capire a che gioco si stia giocando, possiamo ben dire che stiamo assistendo, dopo quella dei cervelli, alla fuga dei piedi buoni.

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