Il buon cuore del nuoto: la terra trema, gli aiuti vengono dall’acqua

La settimana che si sta per concludere è stata una settimana particolarmente triste per lo sport, ma anche per il terremoto che ha colpito soprattutto l’Emilia-Romagna. La questione calcioscommesse con l’annesso blitz della Guardia di finanza al centro tecnico di Coverciano ha portato nuovamente alla ribalta il lato marcio del mondo del pallone. Molti appassionati si sono sentiti nuovamente traditi da quello sport che amano incondizionatamente e che non lascerebbero mai come un’amante infedele che non si ha il coraggio di lasciare. Poi

la terra che trema, edifici storici che crollano, l’amichevole della Nazionale che viene annullata, migliaia di persone costrette a vivere fuori dalla propria abitazione. L’Italia però non è una nazione che si arrende, ma che sa unirsi e farsi forza nei momenti di difficoltà. E mentre si polemizza sulla scelta di non far saltare la parata per i festeggiamenti del 2 giugno, ecco che ci fa piacere leggere dell’iniziativa presa dai nuotatori italiani in favore dei terremotati. Gli azzurri in costume hanno infatti deciso di devolvere a favore delle popolazioni colpite dal sisma i premi per il primo, secondo e terzo posto stanziati per il meeting Settecolli che si terrà a Roma dal 14 al 16 giugno prossimi.Lo stileliberista Marco Orsi, originario di Budrio in provincia di Bologna e quindi direttamente coinvolto, ha inoltre fatto sapere che “la Federazione ci ha promesso che farà delle magliette che verranno indossate dagli atleti in gara e vendute al pubblico per ricavare più fondi possibili”.

Hanno già annunciato la loro disponibilità campioni del calibro di Federica Pellegrini, Filippo Magnini, Sebastiano Ranfagni, Mirco Di Tora, Luca Dotto, Michele Santucci, Arianna Barbieri, Martina Grimaldi e Fabio Scozzoli. Quest’ultimo ha comunicato il proprio ok scrivendo sul suo profilo Facebook e subito sono piovuti i commenti d’approvazione da parte degli utenti. Tutti in coro hanno gridato: “vogliamo farci sentire e far vedere che nella vita non si è solo campioni in vasca!”. Bravi aggiungiamo noi, questo sì che fa onore allo sport e che ci aiuta a dimenticare rinvii a giudizio e avvisi di garanzia.

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