De Rossi e Petrucci parlano di austerity, i ciclisti aiutano Unicef e terremotati

Le maglie del Giro messe all’asta

Il mondo dello sport sarà pure un mondo particolare, che a volte appare fatato, a volte maledetto e che spesso sembra non interessarsi a ciò che lo circonda, alla vita vera, ma guardare oltre le apparenze a volte porta a scoprire alcuni suoi lati nascosti. Lo sport talvolta è come un anziano burbero, un po’ schivo, un po’ snob, ma sotto sotto buono e più umile di quanto si pensi. L’Italia non sta attraversando un momento felice della sua storia e lo sappiamo. La crisi non accenna a dar tregua alle famiglie della penisola, i giovani faticano a trovare un’occupazione sicura e proporzionata ai loro anni di faticoso studio e, come se non bastasse, è arrivato pure il terremoto. Sembra quasi che la nostra amata terra abbia cominciato a tremare per paura.

In questo quadro però, gli esponenti del mondo dello sport non stanno a guardare indifferenti. Il presidente del CONI Petrucci ha ad esempio dichiarato che la delegazione azzurra volerà alle Olimpiadi viaggiando in classe economy. ”Non è che vogliamo fare quelli bravi – ha detto Petrucci – ma sappiamo il momento che vive il Paese. Agi e comodità non servono e quindi abbiamo deciso in questo senso. Noi siamo i primi a dover dare il buon esempio”. Un piccolo segnale direte, ma comunque significativo. Da sottolineare poi c’è anche la risposta dell’intelligente calciatore della Nazionale Daniele De Rossi, che, a chi gli ha chiesto se voleva fare un appello ai tifosi italiani per raggiungere in massa Kiev in occasione del quarto di finale dei campionati europei contro l’Inghilterra, ha risposto che “dato il momento economico delicato, non possiamo aspettarci che i nostri tifosi vengano in massa come quelli inglesi”.

Tali dichiarazioni non possono che far piacere agli amanti dello sport, così come sarà per loro positivo conoscere le iniziative provenienti dal mondo del ciclismo in favore di terremotati e bambini nati nelle zone più povere del mondo. Il canadese Ryder Hesjedal, capitano del Team Garmin Barracuda e vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, grazie alla collaborazione con la Pubblica assistenza di Fidenza, ha infatti messo all’asta su ebay due maglie autografate  Le offerte potranno essere effettuate fino al 27 giugno e il ricavato andrà devoluto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. Per sostenere l’Unicef e la sua campagna “Vogliamo zero”, che ha come obiettivo quello di ridurre la mortalità infantile dei paesi meno sviluppati del mondo, sono state invece messe all’asta le divise dei vincitori delle quattro classifiche individuali del Giro: la maglia rosa di Ryder Hesjedal, quella rossa di Joaquin Rodriguez, quella bianca di Rigoberto Uran e quella azzurra di Matteo Rabottini.

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