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L’esempio della Germania: allo stadio senza mamma e papà

Riportiamo di seguite un interessante ed emblematico articolo pubblicato su gazzetta.it che riguarda il modello tedesco in tema di impiantistica sportiva e di coinvolgimento dei tifosi.

Come ha fatto la Germania a diventare un esempio per il calcio europeo, coniugando risultati sportivi ed economici, rilancio dei vivai e fidelizzazione del pubblico? Il modello tedesco è la magnificenza dell’Allianz Arena, la cattedrale da 340 milioni del Bayern Monaco che di notte si illumina di rosso, bianco o blu. Ma è pure lo stadio formato mignon del Paderborn, undicesimo in seconda divisione eppure attivissimo nelle politiche sociali. Se la Germania ha sfruttato l’onda lunga del Mondiale 2006 per rinnovare gli impianti, se gli spettatori della Bundesliga sono passati dai 30.900 del 1996-97 ai 44.300 della scorsa stagione facendo impallidire pure i grandi numeri della Premier, non è stata solo una questione di soldi. Intendiamoci, l’operazione Coppa del Mondo ha movimentato 1,4 miliardi di investimenti. Tuttavia non contano solamente quelli, ma anche coraggio e progettualità. I club italiani si lamentano della crisi e del gap di ricavi coi concorrenti internazionali? Invocano la legge sugli stadi come un mantra? A volte basta molto meno per conquistare la gente e riportare il calcio al centro della scena. Ecco perché, più che sulle rivoluzioni di sistema, qui vogliamo concentrarci su casi di scuola piccoli e allo stesso tempo illuminanti.

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Ufficiale: dal 2015 al via i Giochi Olimpici Europei

Nascono ufficialmente i primi Giochi Olimpici Europei. Lo ha deciso il voto della 41/a Assemblea Generale dei Comitati Olimpici Europei (Coe) riunita a Roma, presso la palestra dell’Istituto Universitario di Scienze Motorie del Foro Italico. A votare a favore della nuova competizione continentale che esordirà a Baku, in Azerbaijan, nel giugno 2015, sono stati 38 comitati. Otto paesi hanno votato contro e due si sono astenuti. Il comitato armeno ha chiesto invece di non votare.

“Ci congratuliamo con il ministro e il presidente del comitato olimpico dell’Azerbaigian e ci impegneremo per la riuscita della manifestazione”, ha dichiarato il presidente del Coe, Patrick Hickey, annunciando ai delegati europei l’esito della votazione.

Nell’aprire l’Assemblea, il sindaco di Roma Alemanno aveva dichiarato che la nostra capitale si candiderà per ospitare l’edizione del 2024 dei Giochi olimpici. Queste le sue parole:

“Roma e’ una citta’ a vocazione olimpica, non solo per le Olimpiadi del 1960. Roma si e’ candidata a ospitare i Giochi 2020 ma, per decisioni politiche, a mio avviso sbagliate, ha deciso di ritirare la candidatura. Siamo una citta’ tenace, ci riproveremo nel 2024”.

Staremo a vedere e intanto aspettiamo la prima edizione delle Olimpiadi del vecchio continente.

(ANSA)

Valentina Vezzali nuovo presidente CONI?

Valentina Vezzali, il nostro portabandiera alle ultime Olimpiadi di Londra, punta in alto. Durante il lancio della seconda parte della campagna Samsung Hope for Youth, nella quale sono stati battuti all’asta alcuni cimeli di proprietà di 10 atleti della nostra Nazionale e il cui ricavato di 114 mila euro è stato devoluto alla Sos Villaggi dei Bambini Onlus, la campionessa ha infatti espresso un ambizioso desiderio. La Vezzali si sa, non è una che si accontenta, ma mira sempre al vertice come dimostrano, appunto le sue parole pronunciate nel bel mezzo dell’evento: ”Essere presidente del Coni sarebbe un sogno bellissimo: nessuna donna ci e’ mai riuscita. Ma dovrei fare tanta esperienza”.

Il compito che l’aspetterebbe non sarebbe di certo una passeggiata, ma l’idea non è da buttare. Lei stessa ha affermato di avere bisogno di fare ancora esperienza prima di potersi cimentare in una simile avventura. Ma siamo sicuri che per una persona determinata e tenace come lei non servirebbe molto tempo per assorbire quanto necessario per svolgere tale incarico. Del resto stiamo vivendo un momento in cui c’è necessità di cambiare e in cui è possibile anche fare qualche azzardo. Una donna carismatica come la Vezzali, cresciuta con sani valori sportivi e sempre intenzionata a raggiungere anche i traguardi più difficili, magari non cambierebbe il mondo dello sport italiano in maniera radicale con un tocco di bacchetta, ma ci metterebbe senza dubbio tutto l’impegno e la volontà necessari.

Le solite facce hanno stancato, sia nel mondo politico che in quello sportivo. Se non altro perché sono talmente tanti anni che le stesse persone hanno a che fare con i medesimi problemi e le medesime situazioni, che tutto il sistema per forza di cose finisce per incancrenirsi, per andare avanti per inerzia e non per una vera spinta energica. Persino l’attuale presidente Petrucci dopo essere stato informato della dichiarazione della fiorettista ha pronunciato parole che sanno di investitura: “Sono d’accordo con la Vezzali. E’ una richiesta fatta con tutti i crismi da una persona che è degna di ricoprire qualsiasi ruolo, anche quello di presidente”. La Vezzali potrebbe essere la scossa giusta. Non pensate?

 

Il nuovo allenatore del Baku? Un esperto di Football Manager

Foto: Tracking Blog

Sentirsi un vero allenatore mentre si sta al pc. Chi almeno una volta ha utlizzato un videogioco di calcio manageriale come Football Manager sa cosa significa. Il sogno di tanti cyber-mister che vorrebbero allenare una reale squadra, nelle ultime ore, è diventato realtà con Vugar Guloglan Oglu Huseynzade.

Lo sconosciuto 21enne, infatti, è diventato tecnico del Baku FC, club della capitale azera, proprio grazie alle sue abilità al videogame sorpacitato. Laureato in Business Management all’Università di Boston, Oglu era già stato assunto dal Baku come consulente.

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Fonte: goal.com

 

Movember: contro il tumore, la Lazio si fa crescere i baffi

Foto ANSA

Dopo un periodo di pausa dovuto a un mese movimentato, torno a scrivere sul blog per riportare una bella e curiosa iniziativa. Come riporta l’Ansa, per tutto il mese di novembre i giocatori e lo staff tecnico della Lazio Rugby si lasceranno crescere i baffi in segno di adesione a Movember, la campagna mondiale di prevenzione e raccolta fondi per il tumore alla prostata, che sta avendo successo in tutto il mondo della palla ovale. Parte dell’incasso della partita di campionato di sabato a Roma contro il Petrarca Padova sarà devoluto all’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro.

Movember è un progetto internazionale partito dall’Australia nel 1999 e che viene celebrato annualmente per tutto il mese di novembre. Come funziona? Semplice, non ci si taglia i baffi fino al 30 del mese per creare attenzione e sensibilizzare la popolazione sul problema del cancro alla prostata. L’obiettivo è, ovviamente, quello di raccogliere fondi da destinare alla ricerca.

Se volete aderire anche voi collegatevi al sito ufficiale (www.movember.com) e, dopo esservi fatti crescere i baffi ed esservi registrati, inviate una foto che vi ritrae singolarmente o con i vostri amici. Sul sito potrete anche fare la vostra donazione. Che sia la volta che anche lo zio Bergomi si farà ricrescere i baffi?

 

Alex Zanardi è stato votato atleta paralimpico di Londra 2012

zanardiAlex Zanardi, con quasi 30.000 preferenze, è stato decretato l’atleta più rappresentativo dei Giochi paralimpici del 2012. Nel sondaggio online promosso dal CIP (Comitato Paralimpico Internazionale), il nostro campione ha ottenuto addirittura il 48% delle preferenze grazie al tam tam mediatico che si è scatenato sui social network (facebook e twitter su tutti), ma soprattutto grazie alle sue splendide prestazioni sportive durante i Giochi di Londra e alla sua invidiabile forza di volontà.

L’annuncio ufficiale è arrivato ieri nel tardo pomeriggio dopo la chiusura anticipata dei voti per un sospetto flusso anomalo di preferenze verso un altro atleta in lizza per il premio. Alla notizia, come ha riportato l’ANSA, Zanardi ha risposto così: “Sono emozionato e commosso. Questo successo, che non è solo mio ma di tutto il movimento paralimpico, rispecchia quello che le mie gare e le medaglie vinte hanno lasciato nella mente e soprattutto nel cuore delle persone”. Ora, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, si sta già pensando, per la prima volta, alla possibilità di consegnargli il riconoscimento durante un’occasione pubblica e precisamente nel corso della Giornata nazionale dello sport paralimpico, che si svolgerà il 12 ottobre.

Portabandiera azzurro alla cerimonia di chiusura, dopo le due medaglie d’oro e quella d’argento vinte con l’handbike, Zanardi ha quindi vinto ancora una volta e con lui, grazie a lui, siamo riusciti a vincere anche noi, perché grazie alle sue imprese sportive, al suo modo di porsi, alla sua capacità di sorridere sempre e comunque, Alex ci ha permesso e ci permette di riscattare e di diffondere l’immagine dello sport (e non solo) italiano in tutto il mondo.