Archive for novembre 24, 2012

Il nuovo allenatore del Baku? Un esperto di Football Manager

Foto: Tracking Blog

Sentirsi un vero allenatore mentre si sta al pc. Chi almeno una volta ha utlizzato un videogioco di calcio manageriale come Football Manager sa cosa significa. Il sogno di tanti cyber-mister che vorrebbero allenare una reale squadra, nelle ultime ore, è diventato realtà con Vugar Guloglan Oglu Huseynzade.

Lo sconosciuto 21enne, infatti, è diventato tecnico del Baku FC, club della capitale azera, proprio grazie alle sue abilità al videogame sorpacitato. Laureato in Business Management all’Università di Boston, Oglu era già stato assunto dal Baku come consulente.

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Fonte: goal.com

 

Luiz Adriano: l’anti Fair Play

A dir poco scandaloso quello che è successo ieri durante la partita di Champions League tra Nordsjaelland e Shakhtar Donetzk. Sul risultato di 1-0 per i danesi, Luiz Adriano è andato in gol raccogliendo un lancio di un suo compagno che voleva restituire il pallone agli avversari dopo una palla a due. L’UEFA ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’attaccante dello Shakhtar, colpevole di aver violato i principi di condotta. Il caso verrà esaminato il 27 novembre. Ecco il video del fattaccio:

http://youtu.be/-G9bX36wK_U

Arbitri: a perderci non è l’Inter, ma il calcio

Lunedì. Il giorno meno piacevole della settimana. Quello in cui si torna al lavoro, in cui si riprendono i ritmi. Il giorno in cui tra colleghi si parla di cosa si è fatto durante il weekend. Il giorno in cui gli amanti di sport discutono sugli avvenimenti del fine settimana. Per l’ennesimo lunedì però, gli appassionati di calcio non si ritrovano a parlare solo di risultati, di gol spettacolari o di una giocatore che si è particolarmente distinto. E se lo si fa, passa in secondo piano. La scena se la prendono tutta gli errori arbitrali. Veri o presunti.

All’Inter è stato negato un rigore solare (a detta dei maggiori quotidiani) e il secondo gol di Sau è stato viziato da un fallo di mano (dopo la stupenda giocata – questa si sarebbe degna di nota – di Pinilla). Stramaccioni è stato espulso, la società ha dichiarato il silenzio stampa, Moratti si è sfogato chiamando in causa Calciopoli, la Juve ha postato sul suo sito un link che rimanda alla prescrizione dei nerazzurri e Galliani ha storto il naso perché a detta sua gli errori sono “fisiologici”. E questo è solo un rapido riassunto di tutto il polverone che si è alzato a livello mediatico e non.

Paradossalmente, nello stesso weekend si è giocata anche l’amichevole di rugby tra la nostra Nazionale e i campioni del mondo della Nuova Zelanda, i mitici All Blacks. Partita finita con una sonora sconfitta subita dagli azzurri, usciti da un Olimpico gremito tra gli applausi scroscianti dei presenti. Al tifoso di rugby piace lo spettacolo, piace vedere i propri beniamini lottare con tutte le loro forze e poco importa se alla fine si vince o si perde, se gli avversari sono stati superiori. Il tifoso di rugby sa che il risultato sul campo è trasparente, frutto del confronto tra le due compagini che si sono affrontate. Nel rugby l’arbitro, che non ha la pretesa di essere onnipotente, quando non è sicuro della scelta da prendere chiama in causa un suo assistente che, isolato in uno stanzino munito di TV, si riguarda le immagini e prende la scelta più corretta. Il tutto in pochi secondi. I tifosi sono tranquilli, i giocatori sono tranquilli, gli arbitri sono tranquilli e la partita prosegue tranquilla.

Nel calcio no. Gli arbitri sbagliano, poi compensano, litigano con i giocatori ed ecco che i tifosi si arrabbiano, che i presidenti che si sentono danneggiati sbottano, che gli altri ribattono e che lo sport vero viene dimenticato. Qualcuno però dice che il bello del calcio è proprio questo. A qualcuno, anche molto in alto, piacciono la polemica e l’incertezza del risultato resa possibile anche dall’errore arbitrale (?!?). A noi no. Noi preferiamo il dibattito sull’andamento delle partite e la trasparenza. E siamo sicuri, visto il calo continuo di tifosi sugli spalti delle Serie A, di non essere in pochi. Prima di essere tifosi di una squadra dovremmo imparare ad essere tifosi dello sport che amiamo, proprio come i tifosi di rugby, prima che della propria squadra, sono tifosi di rugby.

Il gol di Ibrahimovic contro l’Inghileterra è un inno al calcio

In un blog che ha come l’obiettivo quello di far emergere gli aspetti più positivi e spettacolari dello sport non può mancare un tributo ad un giocatore che, per quanto spesso contestato per i suoi atteggiamenti da “mercenario”, è in grado di regalare certe perle come il gol del definitivo 4-2 realizzato ieri contro l’Inghilterra.

Movember: contro il tumore, la Lazio si fa crescere i baffi

Foto ANSA

Dopo un periodo di pausa dovuto a un mese movimentato, torno a scrivere sul blog per riportare una bella e curiosa iniziativa. Come riporta l’Ansa, per tutto il mese di novembre i giocatori e lo staff tecnico della Lazio Rugby si lasceranno crescere i baffi in segno di adesione a Movember, la campagna mondiale di prevenzione e raccolta fondi per il tumore alla prostata, che sta avendo successo in tutto il mondo della palla ovale. Parte dell’incasso della partita di campionato di sabato a Roma contro il Petrarca Padova sarà devoluto all’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro.

Movember è un progetto internazionale partito dall’Australia nel 1999 e che viene celebrato annualmente per tutto il mese di novembre. Come funziona? Semplice, non ci si taglia i baffi fino al 30 del mese per creare attenzione e sensibilizzare la popolazione sul problema del cancro alla prostata. L’obiettivo è, ovviamente, quello di raccogliere fondi da destinare alla ricerca.

Se volete aderire anche voi collegatevi al sito ufficiale (www.movember.com) e, dopo esservi fatti crescere i baffi ed esservi registrati, inviate una foto che vi ritrae singolarmente o con i vostri amici. Sul sito potrete anche fare la vostra donazione. Che sia la volta che anche lo zio Bergomi si farà ricrescere i baffi?